Garbello
Monferrato Bianco DOC
Luciano Bobba • 2006
TIPOLOGIA: vino bianco secco.
VARIETÀ: Arneis.
ZONA DI PRODUZIONE: nei nostri vigneti in Monferrato
NOTE SENSORIALI: colore giallo paglierino, profumo delicato di fiori d’acacia e frutti bianchi. Sapore elegante, asciutto, fresco, leggermente ammandorlato.
Vino da bere giovane: 1-2 anni.
ABBINAMENTI: piatti di pesce, a base di verdura, formaggi freschi. Ottimo come aperitivo.
FORMATO: 0,75L
Arneis: storia e curiosità
L’Arneis è un antico vitigno coltivato sin dal XV secolo sulle colline del Roero, alla sinistra del fiume Tanaro, come dalle attestazioni toponomastiche, renexij e ornesio, indicanti il bricco Renesio nel comune di Canale.
Renesium, inoltre, è la parola con cui i Conti Roero identificano i vigneti nel comune di Canale in un documento datato 1478. Passaggi linguistici successivi, 1810, affermano il nome Arneis. L’etimologia del nome è alquanto curiosa poiché, nella cultura popolare e linguistica piemontese, identifica un individuo originale e simpatico, estroverso e ribelle, del tutto affine allo stile individualista di questa varietà.
Nei primi anni del ‘900, tuttavia, la difficoltà di coltivazione e la scarsità di resa, ne decretarono la quasi pressoché estinzione. Fortunatamente, negli anni 70, le cose cambiarono. Il passato però svela una storia ben diversa dell’Arneis che per secoli, assieme al moscato, fu sinonimo di vino bianco di pregio, venendo vinificato dolce in purezza oppure trasformato in Vermut.
Successivamente, invece, a cavallo delle due guerre mondiali e dopo un lungo periodo di grande popolarità, venne fatalmente colpito dalla crisi della viticoltura e dallo spopolamento delle campagne, tanto che alla fine degli anni ‘60 era ridotto a pochi filari sparsi tra quelli di nebbiolo perché i suoi acini dolcissimi e di precoce maturazione tenevano lontani gli uccelli dalle uve nere, più remunerative.
Furono le intuizioni di alcuni imprenditori del territorio e le successive selezioni clonali per il miglioramento delle qualità enologiche a riportare i vigneti ad arneis.
La vera storia dell’Arneis come lo conosciamo oggi inizia invece verso gli anni sessanta del secolo scorso. È un periodo di forti cambiamenti e grandi innovazioni per il settore vitivinicolo nazionale: cambia la legislazione, arrivano le prime doc, la sua la ottiene nel 1989, nelle cantine incomincia a entrare la tecnologia, nei media compaiono i primi articoli a tema vitivinicolo.
I vini bianchi che si ottengono dall’arneis hanno una personalità vibrante ed elegante. Il loro complesso spettro aromatico è molto interessante marcato da decise note fruttate e floreali. Di corpo, ricchi al palato e con una notevole freschezza e piacevolezza.
“L’Arneis –scrive Ian d’Agata– per la sorprendente finezza e complessità del suo profilo aromatico può essere considerato uno dei migliori vini bianchi d’Italia. Di color paglierino con riflessi verdognoli, si rivela al naso con sentori di fiori bianchi, camomilla, pesca, albicocca mentre al palato si avvertono note di agrumi, pera matura, albicocca e mandorla”.