La Mossa
Piemonte Barbera DOC
Luciano Bobba • 2006
e dando una “mossa” a tutto ciò che di fermo c’è.
TIPOLOGIA: vino rosso secco vivace o fermo.
VARIETÀ: Barbera.
ZONA DI PRODUZIONE: nei nostri vigneti in Monferrato
NOTE SENSORIALI: rosso rubino, ha profumo vinoso e fruttato con uno spiccato sentore di marasca e frutti di bosco. Il sapore è asciutto, fresco, di medio corpo con un piacevole tono vivace nella versione mossa.
Vino adatto a un invecchiamento di 3-4 anni.
ABBINAMENTI: è un eccellente vino da tutto pasto che bene si adatta ai salumi, alla cucina regionale e ai vari tipi di carne.
FORMATO: 0,75L
Barbera: storia e curiosità
La Barbera è un’uva che ha cambiato il mondo e che, a oggi, continua a essere considerata una delle migliori uve da vino al mondo.
In passato e fino a pochi decenni fa, si riteneva che la Barbera fosse una varietà “giovane”, acclimatata in Piemonte solo nel corso del ‘700. Documenti antecedenti, del ‘500 e del ‘600, ne smentiscono la convinzione, nonostante la sua prima menzione ufficiale arrivi solo nel 1798 nell’ampelografia dei vitigni coltivati in Piemonte del Conte Nuvolone.
Il motivo? La sua amplissima diffusione. Contrariamente ad altri vitigni piemontesi, la Barbera è sempre stato un vino più popolare e ordinario, a lungo nascosto nelle infinite attestazioni di “vinum nigrum” che riempiono i documenti locali tra X e XVII secolo.
Ne consegue che l’affermazione qualitativa ad alti livelli della Barbera avverrà solo qualche secolo dopo, a metà degli anni ’80, grazie a un rinnovato impegno di aziende e consorzi. E passo dopo passo, da ruvida e popolana, si è trasformata in signora di gran classe, amata per il raffinato piacere che sa donare.
La naturale resistenza all’oidio e alla fillossera, e la capacità di garantire qualità anche a fronte di alti livelli produttivi, hanno portato la Barbera a una grande espansione sul territorio italiano tra la metà e la fine del XIX secolo. Infatti è un’uva che produce in maniera regolare con una buona resa in mosto, i suoi vini sono di buon grado alcolico e di buona intensità colorante con un’elevata acidità fissa che ne facilita la conservazione.
Parlando di qualità, in Italia, il sistema che regolamenta la filiera del vino è la cosiddetta Piramide della Qualità: più si sale verso la punta, più le regole di produzione diventano stringenti e i territori di produzione si restringono (DOCG); più si scende verso la base, più vi è un allentamento dei vincoli e una maggiore ampiezza dei territori produttivi (DOC).
Parlando di Barbera, la sua base è occupata dal Piemonte Doc che si può ritenere la culla di questo vitigno. Il suo disciplinare lo interpreta come un prodotto più semplice, di più immediata beva, la forma più fresca e amichevole di questo vitigno, tanto versatile quanto pregiato, le cui uve possono provenire dalle province di Alessandria, Asti e Cuneo.
Terre totalmente ondulate da colline di moderata altitudine, tra i 150 e i 300 metri, nel pieno della fascia temperata e attraversate dal 45° parallelo con clima subcontinentale, estati calde e inverni relativamente miti, piovosità annuale moderata e scarse precipitazioni nevose.