Convivium

Barbera del Monferrato Superiore DOCG

Barbera del Monferrato Superiore DOCG Convivium

Luciano Bobba • 1998

Come le idee migliori nascono lente nel tempo in un continuo scambio di umori e impressioni,
così il nostro Convivium nasce e cresce nei piccoli carati di rovere fino a maturazione
per poi, in bottiglia, lasciarsi cullare dalle note di chi lo saprà decantare.

TIPOLOGIA: vino rosso secco.

VARIETÀ: Barbera.

ZONA DI PRODUZIONE: nei nostri vigneti in Monferrato.

NOTE SENSORIALI: colore rosso granata carico, profumo molto ampio e intenso di frutta rossa matura, prugna e ciliegia, con note di vaniglia e tostato. In bocca è caldo, ampio, equilibrato.
È un vino di grande struttura adatto a un lungo invecchiamento: oltre i 10 anni.

ABBINAMENTI: perfetto con secondi piatti importanti, carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.

FORMATO: 0,75L – 1,5L

Barbera del Monferrato Superiore: storia e curiosità

Per la ricchezza della sua biodiversità, la Barbera è l’espressione di un terroir riconoscibile a livello mondiale.

Le infinite combinazioni di suoli, giaciture, esposizioni, uve e vigneti, la rendono unica. E se tutto ciò non bastasse, si uniscano passione e conoscenze secolari per ottenere un risultato veramente unico: alta qualità e autenticità in ogni bottiglia.

Pur essendo diffusa a livello globale, i wine expert non hanno dubbi nel considerare le dolci colline del Monferrato il luogo perfetto per la coltivazione della Barbera: i migliori vigneti a beneficio di vini da consumare sia giovani che invecchiati grazie alla sua versatilità.

L’area della Barbera del Monferrato e della Barbera d’Asti, le cui Doc risalgono al 1970 e DOCG al 2008, rappresenta la parte più settentrionale del vasto comprensorio collinare noto ai geologi come bacino terziario piemontese ed è caratterizzato dalle cosiddette terre bianche e dalle sabbie astesane.

I vigneti Beccaria dimorano proprio in questi terreni grigio chiaro, frutto dei ricchi depositi di carbonato di calcio, limo, argilla, nonché di gusci fossili marini, ancora oggi presenti. La Barbera che ne deriva, è piena, profonda, speziata, ricca di frutti rossi e in grado d’invecchiare per diversi anni in bottiglia.

Prima del grande progresso enologico italiano degli anni ’80, la Barbera era generalmente un vino che esprimeva il meglio di sé in gioventù, semplice e popolare, ma grazie a un piccolo gruppo di vignaioli lungimiranti che ne compresero il potenziale, essa è diventata un vino ricco di sfumature, uno dei vitigni più coltivati in Italia e all’estero.

“Regina delle colline” la si può anche chiamare, dal momento che predilige le alture soleggiate e mal sopporta le piatte pianure, gli umidi fondovalle e i freddi rilievi esposti a settentrione. I vignaioli più accorti, ben sapendolo, hanno affidato l’innalzamento della sua qualità proprio all’accurata scelta ambientale, alle moderne pratiche di coltivazione e alle ampliate acquisizioni enologiche. Ed è così che in vigna troviamo basse rese produttive, selezioni clonali, oculate scelte d’inizio vendemmia, mentre in cantina, controllo della fermentazione malolattica e affinamento in botti di legno sia grandi che piccole.

La Barbera si è così evoluta in un piacevole vino ricco di corpo e di colore, caldo, con intenso profumo fruttato, armonico, adatto all’affinamento anche prolungato e all’abbinamento con cibi sapidi e impegnativi, dai primi piatti succulenti agli arrosti, dagli umidi agli stufati e ai formaggi.