Monferrato: Terra di Vino e d’Infernot Patrimonio dell’Umanità

Parlare di Monferrato equivale a parlar di vino.

Vino il cui paesaggio vitato è stato oggetto di interesse esclusivo per secoli ed oggi rappresenta l’orgoglio delle nostre colline, ne è la trama, l’imprinting.

Monferrato è un territorio di antiche tradizioni contadine, dove tutto, dal paesaggio alla storia al folklore, parla di vino e la nostra cascina ben s’inserisce in questo contesto di “storica ruralità” a partire dalla propria collocazione geografica: terrazza naturale su di un’ampia distesa di ordinati filari appena al di fuori dell’unico tratto di cinta muraria conservatoci sin qui dal Medioevo.

Declivi ricamati a vigneto con le tonalità cangianti del verde e del rosso, i cui filari, seguendone l’andamento e assecondandone i livelli, hanno reso possibile la vite là dove parrebbe non poter attecchire creando splendidi scenari naturali. E ciò grazie al rapporto simbiotico che si è venuto a creare tra uomo e natura in anni di duro lavoro fra incessante sperimentazione, forte passione e intimo rispetto verso quei vigneti, per secoli, unica vera fonte di sostentamento di una società che ora non può che esserne influenzata e per sempre grata.

InfernotIl vino, rosso in Monferrato, ma con eccellenti bianchi, è cultura. Espressione del mondo rurale che lo produce, di terre bianche, dure, ma generose verso chi, di padre in figlio, rinnovando la stessa tradizione, ha saputo migliorarsi guardando il presente, pensando al futuro.

Natura che si esplica in un ambiente pedoclimatico particolarmente vocato alla coltura della vite e in un microclima decisamente favorevole per l’impianto di vitigni autoctoni che qui trovano il loro terroir d’elezione: Grignolino, Barbera, Freisa, Malvasia, ma anche Arneis e Nebbiolo.

Vini talmente preziosi da esser conservati nel cuore della terra, nei cosiddetti infernot, i caratteristici tempietti ipogei consacrati al vino e al suo nume tutelare: “Bacco merita lode” è inciso in uno di questi. Celle vinarie in cui nulla vi è di riportato ma esclusivamente scavato: nicchie, incavi, mensole, giochi di chiaro-scuro ideati per un unico protagonista e le sue ancelle: il vino e le bottiglie che qui giacciono e riposano.

Cultura enoica che assona con eroica in Monferrato, dallo skyline del paesaggio alla profondità delle cavità, caricandosi di tutta quella molteplicità di colori, profumi e sapori che gli sono propri.