Infernot e Pietra da Cantoni

Infernot

Intimamente legati alla cultura del vino e all’esistenza delle arenarie, facilmente lavorabili, sono gli Infernot piccoli vani ipogei interamente scavati nella Pietra da Cantoni.

Si tratta di un’appendice della cantina, priva di luce e aerazione naturale, ubicata comunemente sotto le case, i cortili e talvolta le strade delle nostre colline.

Sono vere e proprie opere d’arte, capolavori architettonici, nati dalla tradizione e dal sapere contadino, realizzati nei lunghi inverni, non da semplici cavatori ma da scultori Monferrini, veri artisti rimasti anonimi nella quasi totalità dei casi.

Pietra da Cantoni

La Pietra da Cantoni rappresenta l’elemento che ha condizionato e che ancora oggi influenza il Monferrato, la cui presenza si legge nel tessuto urbano e paesaggistico.

La Pietra da Cantoni del Monferrato Casalese è una delle pietre da costruzione mioceniche più pregiate reperibili sul territorio italiano. La sua storia geologica è legata alla formazione della catena appenninica che causò variazioni del livello del mare, con conseguenti periodi di emersione dei fondali marini e formazione di vere e proprie isole.

Una di queste occupava gran parte del Monferrato casalese all’inizio del Miocene, a partire da circa 22 milioni di anni fa. Il suolo di questa isola era formato dai sedimenti marini più antichi, come  le marne da cemento eoceniche della Formazione Casale Monferrato o le più recenti marne oligo-mioceniche della Formazione di Antognola.

La storia della Pietra da Cantoni inizia circa 20 milioni di anni fa (Miocene inferiore, Burdigaliano) quando il mare ritornò a ricoprire parte di questa grande isola monferrina.