Domenica 22 giugno 2014 il comitato per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco ha iscritto “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” nella propria lista, riconoscendone ufficialmente l’eccezionale valore.
Il 50° sito italiano ha un’estensione territoriale di oltre 10000 ettari ed è formato da 6 componenti, il nostro è denominato “Il Monferrato degli Infernot“ ed è caratterizzato dalla singolare presenza di locali scavati nella Pietra da Cantoni.
La produzione vinicola in Piemonte ha le sue origini più di 2000 anni fa ed è caratterizzata, in un ambito territoriale relativamente ristretto, da una notevole varietà di produzioni di qualità riconosciuta a livello internazionale.
Parlare di Monferrato equivale a parlar di vino. Vino il cui paesaggio vitato è stato oggetto di interesse esclusivo per secoli ed oggi rappresenta l’orgoglio delle nostre colline, ne è la trama, l’imprinting.
ll Comune di Ozzano è sito in area collinare lungo la strada che collega Casale Monferrato ad Asti ed è suddiviso in tre nuclei abitativi corrispondenti a tre differenti fasi di urbanizzazione.
Di antiche tradizioni, ne conserva due a Denominazione Comunale: Il Pizzo Chiacchierino di Ozzano De.Co. e i Biciolant d’Ausan De.Co.
Intimamente legati alla cultura del vino e all’esistenza delle arenarie, facilmente lavorabili, sono gli Infernot, piccoli vani ipogei interamente scavati nella Pietra da Cantoni.