La Vendemmia

È settembre! Dopo tanta fatica spesa nei vigneti è giunto il momento di coglierne i frutti.

La vendemmia è per definizione il momento in cui l’uva coltivata durante l’anno, viene raccolta nelle vigne e portata in cantina per iniziare il processo di vinificazione che trasformerà il mosto in vino.

Questo è il momento più atteso: la vite è una pianta che va seguita in tutte le sue fasi dal risveglio, dopo la potatura, fino a quando le uve sono mature. In ogni momento sussiste il rischio che qualche fenomeno meteorologico o biologico possa compromettere il raccolto o la pianta stessa. Quindi si attende la vendemmia con speranza e trepidazione. Ma in quali giorni si deve iniziare? Innanzitutto è necessario verificare lo stato degli acini. Il monitoraggio costante è fondamentale per riuscire a raccogliere l’uva a livello di maturazione ideale.

Durante questo periodo l’enologo misura il rapporto tra gli zuccheri e gli acidi accertandosi allo stesso tempo dello stato di salute dei grappoli. Per le uve a bacca nera la maturazione fenolica delle bucce e dei semi è fondamentale poiché influenza completamente la struttura, i tannini e il colore del vino.

Le operazioni preliminari alla vendemmia, tuttavia, si svolgono contemporaneamente anche in cantina con la predisposizione di tutte quelle attività atte al suo corretto svolgimento:

  • stimare la quantità di raccolto per organizzare gli spazi
  • verificare il funzionamento e la pulizia dei mezzi meccanici e dei vari equipaggiamenti
  • lavare le vasche e i tini

A verifica ultimata, siamo dunque pronti per iniziare quell’avventura che ci porterà, ogni mattina, muniti di forbici e di tanta buona volontà, ad affrontare il piacere e la fatica della vendemmia in collina, nonostante Angelo e Davide abbiano cercato di facilitarci il lavoro passando a sfogliare i vigneti nei giorni antecedenti.

Uve Grignolino, Barbera, Freisa, Nebbiolo, Malvasia, Arneis, accanto a varietà più antiche presenti nei vigneti più vecchi, sono le tipologie presenti nella nostra vendemmia che quest’anno si è arricchita, con soddisfazione, di un nuovo vitigno a bacca rossa: il Syrah.

Dopo tre anni, infatti, è entrato in produzione il nuovo impianto a Nebbiolo, Syrah e Arneis.

Una volta staccata, dobbiamo trasportare l’uva, integra e il prima possibile, presso la cantina di vinificazione così da evitare tutti i processi ossidativi che potrebbero essere favoriti sia dall’ossigeno sia dalle alte temperature.

I grappoli, arrivati in cantina, subiscono contemporaneamente una diraspatura, per eliminare il raspo che potrebbe conferire gusto astringente al vino, e una pigiatura, per facilitare la rottura dell’acino e la liberazione della polpa.

Le uve, quindi, sono ora pronte per essere avviate al processo fermentativo all’interno di apposite vasche di vinificazione.