
Una volta che il vino ha ultimato tutti i processi di cantina, è pronto per essere messo in bottiglia e la primavera è uno dei periodi migliori per farlo.
Vediamo insieme quali sono i 4 passaggi fondamentali:
- Riempimento
- Tappatura
- Capsulatura – Riscaldamento
- Etichettatura
Nella prima fase il vino viene immesso nella bottiglia per mezzo di una riempitrice semi-automatica a pistoni pneumatici con becchelli di riempimento a caduta. Al raggiungimento del livello prefissato, valvole autolivellanti chiudono il passaggio del liquido e il piattello d’appoggio bottiglia scende. A questo punto l’operatore prende la bottiglia riempita e la posiziona sul piano del nastro trasportatore affinché si avvii il ciclo d’imbottigliamento con la seconda stazione: il gruppo tappatore monotesta. Quest’ultimo è un dispositivo con testa di chiusura a ganasce cui spetta il compito di sigillare le bottiglie con tappi di sughero a distribuzione automatica con tramoggia.
Giungiamo così al gruppo capsulatore: distributore automatico per capsule termoretraibili con movimenti pneumatici. Le capsule sono posizionate su di un piano inclinato d’accumulo e su di una canalina di discesa principale pronte per essere inserite sul collo della bottiglia al loro passaggio. A questo punto la testata termica elettrica chiude con temperatura regolabile e movimentazione automatica le capsule, ulteriore sigillo a sicurezza e integrità del vino.
Blocco dopo blocco, arriviamo finalmente a vestire la nostra bottiglia di Garbello. L’etichettatrice in linea automatica è un dispositivo per etichette autoadesive su bobine cilindriche a due stazioni separate. Quando la bottiglia dal nastro trasportatore transiterà in corrispondenza dell’etichettatrice, una pinza la bloccherà e un rullo la farà ruotare per sistemare, equidistanti, etichetta e controetichetta.
Al termine del ciclo d’imbottigliamento, le nostre bottiglie saranno disponibili nel magazzino di accumulo finale da dove verranno prelevate e sistemate negli appositi contenitori di stoccaggio.