Fase di realizzazione e manutenzione vigneto

Gestione chioma vigneti produttivi

Terzo anno di vita del nostro nuovo impianto a rittochino allevato a Guyot. Molti grappoli sono già ben visibili e quest’anno riusciremo anche ad abbozzare una piccola raccolta di uve Arneis, Nebbiolo e in minima parte Syrah. Ora, però, dopo aver messo a dimora i pali e fatto correre i fili, la nostra piantina di vite necessita di tutori a cui sostenersi per svilupparsi saldamente in altezza e strutturarsi secondo la forma di allevamento prescelta: il Guyot. Per far ciò, in fase di spollonatura e sfemminellatura, abbiamo selezionato, e successivamente legato ai tutori ben ancorati ai fili di banchina, solo alcuni dei germogli nati nell’anno.

Nel resto dei vigneti in produzione, a Guyot e di uve Grignolino, Barbera, Freisa, Nebbiolo, Malvasia e Arneis, la ripresa vegetativa della vite ha visto come prima operazione da compiersi la spollonatura, in piemontese sgarzolà, nella quale abbiamo avuto l’accortezza di togliere tutti i germogli non fruttiferi originatisi sul legno vecchio nella porzione basale del fusto, quella verticale. Questo perché i polloni sono germogli che non portano uva ma che sottraggono energie a quelli produttivi e riducono l’aerazione dei grappoli; la loro tempestiva eliminazione consente un adeguato sviluppo della pianta secondo la forma di allevamento desiderata.

Questa operazione si accompagna sempre alla sfemminellatura, sgicà, ovvero l’eliminazione dei germogli in eccesso per l’ottenimento di una chioma non compatta funzionale al passaggio dell’aria, la penetrazione della luce e la lotta ai parassiti. In contemporanea, inoltre, abbiamo palizzato e legato la vegetazione all’interno delle spalliere stando attenti a togliere le foglie in eccesso.

Ora però, finito un ciclo ne inizia un altro: la vite è pronta per essere cimata e trattata con tutte le cure e attenzioni che le competono.